CONGRESSO FILLEA SALERNO
Luca Daniele riconfermato a pieni voti segretario generale di Fillea Cgil Salerno. E` quanto stabilito nel corso dell`assemblea generale della medesima sigla sindacale al termine del V Congresso Provinciale, tenutosi lo scorso 8 ottobre presso il Gran Hotel Salerno. Daniele, da anni alla guida dei lavoratori edili della sigla sindacale Fillea Cgil della provincia di Salerno, ha sollecitato un intervento urgente da parte del Governo e della Regione Campania volto a garantire investimenti pubblici in infrastrutture e a dare continuità a tutte quelle opere incomplete o mai cantierizzate, proprio in virtù del ruolo che riveste e che gli ha permesso, dino ad ora, di mantenere alta l`attenzione sui problemi relativi alle infrastrutture e sollecitare interventi per la continuità di interventi mai portati a termine . Numerosi gli esempi portati all`attenzione della platea da Daniele quali il cantiere Porta Ovest di Salerno, il porto, l`aeroporto di Pontecagnano Faiano, l`interporto, la realizzazione della terza corsia sul raccordo autostradale Salerno-Avellino, la messa in sicurezza delle scuole e di tutta la rete stradale del territorio provinciale. Nel corso del suo intervento, Daniele ha ribadito l`importanza di continuare a contrastare il crescente fenomeno del dumpimg contrattuale e del lavoro nero. «Il Segretario Generale Daniele si è distinto brillantemente nel corso degli anni per impegno, militanza e rappresentanza delle istanze di tutto il comparto edile e siamo certi continuerà a lavorare per rafforzare la confederalità e la presenza della categoria sul territorio», ha dichiarato il Segretario Generale Sessa. Giovanna Naddeo
CONGRESSO FILLEA PALERMO
A dispetto dell'ironico appellativo di capitale dei cantieri, viste le tante strade interessate da lavori che si protraggono a volte anche da anni, a Palermo la situazione del settore del lavoro edile sembra essere ai limiti del drammatico. Questo è quanto emerso dai dati raccolti dalla Fillea Cgil, in congresso provinciale in questi giorni nel capoluogo per portare avanti una discussione che il sindacato sta facendo più in generale sul tema. «Rappresentiamo i lavoratori di un settore che ha difficoltà - spiega a MeridioNews Francesco Piastra, riconfermato segretario provinciale del sindacato degli edili - anche per un grosso calo tanto degli appalti pubblici quanto di quelli privati. Palermo, e in generale la Sicilia, non recuperano a differenza di quanto stanno facendo altre regioni del Meridione e questo è un problema. Bisogna dare una risposta al comparto: sono oltre diecimila i lavoratori a essere stati espulsi dal ciclo produttivo, di cui circa mille solo nell'ultimo anno». Considerando il periodo che va da ottobre 2017 a lugli 2018, infatti, si passa dalle 2020 imprese attive della stessa porzione di tempo nell'anno precedente, alle attuali 1821, con una perdita del 9,25 per cento e a una riduzione della forza lavoro impiegata da 9277 a 8882 unità, con un calo del 12,88 per cento. E non va di certo meglio per il monte salari, che ha riscontrato nell'ultimo anno una perdita che supera i dodici milioni di euro passando dai circa 68 milioni dello scorso anno ai 56 milioni del periodo in corso. Un trend negativo che colpisce il settore privato (meno quattro milioni), ma ancor più quello pubblico, dove la perdita supera i sette milioni di euro, con un crollo del 24,31per cento. La soluzione a questa emorragia di posti di lavoro sembra essere lontana, almeno a guardare i trend. Da par suo, tuttavia, la Fillea Cgil avanza le sue proposte, per tentare quanto meno di mettere un freno a una crisi che pare quasi inarrestabile. «È necessario rivendicare più investimenti - continua Piastra - per definire gli appalti in corso, per aprire nuovi cantieri, per incentivare ancora di più l'utilizzo della rigenerazione energetica. Un altro aspetto che va analizzato è quello dell'edilizia popolare: con una crisi di case sul mercato sociale che avanza quando invece si potrebbero seguire gli esempi positivi di famiglie che hanno occupato per esigenza, anche abusivamente, edifici pubblici e li hanno recuperati. Perché allora non regolamentare l'utilizzo a fini sociali anche dei beni pubblici?».
CONGRESSO FILLEA COSENZA
Rieletto alla guida della Fillea Cgil cosentina con 34 voti su 36. È il montaitese Simone Celebre. Quello degli edili e uno dei settori maggiormente colpito dalla crisi degli ultimi anni Lo ha ribadito proprio il segreta rioCelebre nella sua relazione. in cui viene descritta in modo molto chiaro e dettagliato il concetto di crisi e le sue differenze tra nord e sud Italia. La crisi occupazionale ha raggiunto livelli intollerabili e secondo Celebre •Serve prima di tutto l`unità sindacale tra le vane confederazioni, tra federazioni ed anche sinergia con le Associazioni datoriali, Occorre.quindi. una battaglia per modificare il patto di stabilità a favore dei comuni virtuosi, permettendo, cosi la continuazione di piccole opere con i fondi che i comuni avrebbero a disposizione. Il segretario Celebre ha proseguito, poi, parlando di un importante stabilimento sito proprio nel nostro territorio, quello di Mon talto Uffugo, la Monier Spa. Azienda che fino a quasi IO anni fa contava 30-35 dipendenti contro i 15 di oggi. La sua relazione è proseguita facendo riferimento all`importanza della formazione professionale prima di entrare nei cantieri. cosi da poter acquisire gli strumenti necessari per la prevenzione del rischi, Celebre ha poi concluso il suo intervento facendo riferimento proprio all`art. I della nostra Costituzione: -Malia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". «Il lavoro come unico meno per elevare la condizione umana», ha terminato il segretario della Fillea Cgil. A presiedere il congresso comprensoriale Mercedes Landolfi, della Fillea Nazionale.