INFORTUNI. PARTE LA CONTRO-CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA SICUREZZA LAVORO DELLA FILLEA



14.10.10 (Labitalia/Adnkronos) La tragica catena degli infortuni sul lavoro non si spezza e per la Fillea Cgil, il sindacato dei lavoratori delle costruzioni, la strada seguita finora per arginare il tragico fenomeno e' del tutto...

INFORTUNI. PARTE LA CONTRO-CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA SICUREZZA LAVORO DELLA FILLEA



14.10.10 (Labitalia/Adnkronos) La tragica catena degli infortuni sul lavoro non si spezza e per la Fillea Cgil, il sindacato dei lavoratori delle costruzioni, la strada seguita finora per arginare il tragico fenomeno e' del tutto "sbagliata". A cominciare dalla campagna di comunicazione (spot televisivi, inserzioni sui giornali, affissioni) avviata dal ministero del Lavoro con lo slogan 'Sicurezza sul lavoro: la pretende chi si vuole bene".
Per questo il sindacato degli edili della Cgil ha deciso di fare da se', avviando una contro-campagna informativa attraverso un manifesto che sulla falsa riga di quello governativo, ripete lo spot aggiungendo un ".. Magari" e "La realta' e' tutta un'altra cosa: ...quando il tuo datore di lavoro non rispetta le leggi ed il governo lo permette riducendo regole e controlli!"
"Avevamo espresso forti critiche gia' quando la campagna fu presentata mesi fa alla stampa -dice a Labitalia Walter Schiavella, segretario generale della Fillea- e ora lo ribadiamo con forza: quella campagna non e' frutto del caso, ma di un'impostazione sbagliata che il governo, pero', pratica con coerenza. Il messaggio lanciato negli spot del governo ai lavoratori" sottolinea Schiavella "tende a scaricare l'onere e la responsabilita' della sicurezza dallo Stato ai soggetti sociali e dalle imprese ai lavoratori".
"Questa strategia -spiega ancora Schiavella- si compone di tanti tasselli: l'alleggerimento delle sanzioni per chi viola le norme in materia di salute e sicurezza, i nuovi indirizzi dati ai servizi ispettivi, il tentativo di caricare di compiti impropri sulla certificazione gli organismi bilaterali e quello di alleggerire l'apparato ispettivo"
Il settore edile ha bisogno di interventi per ripristinare la regolarita' del lavoro e la legalita'. Se non si parte da qui, dice la Fillea, non si riuscira' neanche a combattere il fenomeno che ancora impropriamente viene definito 'morti bianche'.

"Non solo il settore ha attraversato una grande crisi e il governo non ha investito niente -accusa Schiavella- ma non sono state adottate neanche misure che aiuterebbero molto l'edilizia e la sicurezza sul lavoro e che non costerebbero nulla". Tra queste "la legge che regola l'accesso al settore, per stabilire degli standard d'impresa -cita il sindacalista- o la riforma del sistema di qualificazione dell'impresa o, soprattutto, la riforma del sistema degli appalti al ribasso".

Quest'ultima pratica, sottolinea il leader degli edili della Cgil "va a tutto svantaggio delle imprese sane, che sono quelle che non vincono piu' una gara e che anche quando lavorano -conclude- non vedono pagati i loro crediti per i ritardi della Pa".

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03.10.10 LE PAGINE DEDICATE DA RASSEGNA SINDACALE ALLA CAMPAGNA Con intervista a Schiavella e ad Eric, il delegato Fillea che ci "ha messo la faccia"
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