Il dramma della guerra comporta anche la distruzione diffusa delle infrastrutture e degli edifici e per l’Ucraina, nonostante la guerra sia ancora in corso, sono in via di elaborazione politiche e finanziamenti per iniziare la ricostruzione con la speranza che possa partire al più presto.
La Banca Mondiale, a febbraio 2023, ha stimato danni ad infrastrutture 135 mld di dollari (di cui 14,1 mld prioritari) e i costi complessivi della ricostruzione pari a 411 mld (pari a due volte il PIL dell’Ucraina ante guerra).
Il 14 e 15 Novembre 2023 a Varsavia si è svolta la seconda conferenza “Rebuild Ukraine” dove vi hanno partecipato le rappresentanze dei governi e delle grandi imprese dei molti paesi che sosterranno la ricostruzione, tra cui anche il Governo italiano e l’Ance.
La ricostruzione sarà realizzata in un contesto particolarmente complesso visto che si prevede l’impiego di almeno 10 volte il numero di lavoratori edili che operavano in Ucraina prima della guerra, ed altamente rischioso per la sicurezza dei lavoratori (basti pensare al rischio delle mine e all’alta presenza di amianto negli edifici bombardati e nelle macerie).
Le nostre federazioni sindacali internazionali - BWI e EFBWW - sono consapevoli che durante la ricostruzione vi saranno gravi rischi di sfruttamento della forza lavoro, accentuati dalla legge "Sulla regolamentazione dei rapporti di lavoro durante la legge marziale" approvata nel 2022, che mina i diritti dei lavoratori e limita la possibilità dei sindacati di proteggere gli interessi dei lavoratori durante i periodi di legge marziale.
BWI e EFBWW, per condizionare i futuri finanziamenti per la ricostruzione in Ucraina al rispetto dei diritti dei lavoratori e alla sostenibilità ambientale e sociale, hanno presentato a inizio 2023 il documento "Salvaguardie del Lavoro per i finanziamenti per la ricostruzione dell'Ucraina".
In continuità con questo impegno, il 15 novembre a Varsavia, si è svolto l’incontro per il Dialogo sociale Europeo tra e la Commissione europea, la Federazione europea dei Costruttori (FIEC) e il Sindacato europeo dei lavoratori delle costruzioni (EFBWW) cui ha partecipato anche la Fillea Cgil. In questo incontro è stato presentato il Protocollo di intesa per una sostenibile ricostruzione dell’Ucraina sottoscritto da EFBWW e FIEC, che traccia un percorso di confronto continuo tra le parti sociali europee per il lavoro di qualità e il rispetto dei criteri sociali per l’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea. Durante il confronto si è posta particolare attenzione alla necessità della formazione professionale per aumentare il numero di lavoratori e per costruire in sicurezza e, come abbiamo sostenuto nel dibattito, è necessario che sia riconosciuto un ruolo importante alle scuole edili proposte dal sindacato ucraino Profbud che potrà essere sviluppato anche con il modello della bilateralità dell’esperienza italiana.