Dati Inail allarmanti: nel 2020 i morti sul lavoro crescono del 27,6%, mentre l''86% delle imprese controllate sono irregolari su sicurezza o contratti di lavoro. L'articolo del Manifesto ed il Rapporto.
"L`ottantasei per cento delle 7.486 imprese controllate dagli ispettori dell`Inail nel 2020 sono risultate irregolari per quanto riguarda la protezione della sicurezza o i contratti dei lavoratori. Per capire la ragione degli omicidi del lavoro che solo l`anno scorso hanno colpito 1538 persone, con un incremento record del 27,6% rispetto al 2019, bisogna partire da questo dato che attesta le irregolarità o l`attività in grigio e in nero svolta nelle aziende."
Così scrive il Manifesto oggi, che prosegue "Ogni morte ha una causa, e questa causa discende direttamente dalla mancanza di tutele, non solo fisiche, dei lavoratori. Alla ricerca delle cause di questo sistema omicida va aggiunta anche il progressivo assottigliamento degli ispettori. I numeri sono impressionanti: su tutto il territorio nazionale l`Inail poteva contare a dicembre 2020 solo su 246 ispettori. Nel 2019 erano 21 in più, proprio nell`anno solare in cui le vittime del lavoro sono aumentate. È chiaro che, in queste condizioni, nessuno può prevenire nulla né può svolgere un capillare lavoro di sanzione contro gli imprenditori che risparmiano sulla sicurezza, parte non secondaria di una politica strutturale mirata al taglio dei salari, oltre che delle tutele fondamentali. Con un numero almeno dieci volte superiore non è escluso che la macroscopica realtà svelata ieri dall`Inail possa essere confermata.
Questo è il contesto sociale descritto dalla relazione annuale 2020 dell`Inail presentata ieri alla Camera dal presidente Franco Bettoni il quale ha detto che «non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio "patto per la sicurezza" tra istituzioni e parti sociali, potenziare la formazione e l`informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola».
«È una realtà inaccettabile» ha commentato il ministro del lavoro Andrea Orlando a proposito della percentuale delle imprese irregolari. Non diversamente da quanto accade da anni anche ieri Orlando ha rinnovato gli annunci sull`aumento delle assunzioni degli ispettori: «Dopo anni di tagli dobbiamo investire in formazione, informazione, assistenza alle imprese e vigilanza» ha detto orlando. E ha parlato anche di «uno sforzo sinergico e costate che miri alla razionalizzazione e all`aggiornamento del sistema di prevenzione».
Nel frattempo questo è il bilancio del primo quadrimestre del 2021: 306 morti , il 9,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il massacro continua, mentre si annunciano «razionalizzazioni» e «sinergie».