26.10.16 "Come già dichiarato in occasione del recente tragico incidente in cui ha perso un giovane edile in trasferta a Malta, ribadiamo che  si debba andare oltre il cordoglio quando si parla di sicurezza, ma approdare ad azioni concrete." E' quanto affermano Fillea Filca Feneal di Siracusa, che il 7 novembre, in occasione dello sciopero dell'edilizia proclamato dai sindacati delle costruzioni, faranno "il punto della situazione con tutti i nostri iscritti in un'assemblea di due ore" e illustreranno la proposta di un patto con le committenti per innalzare il livello dei controlli e della sicurezza nel sistema degli appalti.

Il comunicato prosegue:

I sindacati chiedono che le grandi committenti industriali,a partire da Isab-Lukoil (che sta per rinnovare il contratto di manutenzione generica) e quelle pubbliche ( tutti gli Enti locali) non controllino il Durc solo per essere ammesse ai bandi, ma che lo facciano, derogando in meglio la procedura, la posizione delle imprese durante gli appalti. Si controllino le posizioni Inps,Inail e Cassa Edile.  Vogliamo un patto provinciale dove tutti si adoperino per innalzare il livello del controllo .

Per la Federazione delle Costruzioni – sostengono i tre segretari provinciali Corallo, Gallo e Carnevale – non essere in regola dal punto di vista contributivo, equivale a non esserlo dal punto di vista della sicurezza. Uscire dagli equivoci di legge e mantenere una posizione di fermezza perchè ci siamo stancati di contare i morti e avere spesso notizia di lavoratori minacciati di non denunciare l'infortunio . Emergano i numeri veri per pesare il reale fenomeno degli infortuni non denunciati !

A tal proposito ci preme ribadire con forza, la strategicità degli enti Bilaterali in edilizia,in grado di informare costantemente della storia contrattuale delle imprese, ma anche in grado di aiutare le aziende edili sul  versante della formazione e della sicurezza. 

La strada della demolizione deli Enti Bilaterali in edilizia - che qualcuno suggerisce-  non sarebbe sicuramente quella giusta per migliorare la sicurezza nel settore. 

I dati drammatici di questo ultimo anno ci indicano con assoluta chiarezza come il problema non vada ricercato nel sistema delle regole contrattuali e bilaterali, ma nella scarsa regolamentazione in ambito sicurezza e nella pessima gestione degli appalti , il quale nascondono un doppio problema e una clamorosa ipocrisia. Poche risorse pubbliche per l'edilizia , poca pianificazione e clamorosi appalti al ribasso che abbattono i profitti delle imprese edili ( questo va riconosciuto)  e che poi portano a stritolare in maniera quasi 'naturale' l'occupazione e la sicurezza."

 

Sicilia