14.10.16 Proseguono le prese di posizioni delle strutture e dei lavoratori delle costruzioni sul tema "pensioni", in particolare sul tetto per accedere all'Ape Agevolata, sui cui oggi dall'incontro governo - sindacati sono arrivate notizie non confortanti da parte dell'esecutivo (vai alla notizia). Pubblichiamo il comunicato dei segretari generali degli edili Cgil dell'Umbria, Gianni Fiorucci, Tino Tosti, Stefano Palon.

 

IL COMUNICATO:

Fillea Filca Feneal dell’Umbria in merito alla trattativa che sta avvenendo sulle PENSIONI tra Governo e Sindacati, pur avendo un giudizio positivo sul fatto che si sia ricostituito un tavolo di confronto e che finalmente si restituisca qualcosa a Pensionati e Lavoratori, esprimono, però, forti preoccupazioni su alcune scelte che stanno emergendo nelle ultime ore.

Se possiamo giudicare molto positivo quanto fatto sui lavoratori precoci, basteranno 41 anni di contributi per chi ha 1 anno prima dei 19 anni, e sui lavori usuranti, dove finalmente si riconosce che i lavori non sono tutti uguali, NON possiamo dire altrettanto sull’anticipo pensionistico APE tramite prestito bancario.

La misura non solo non risponde a quanto da noi richiesto nella piattaforma sindacale per cambiare la Legge Fornero, ma rischia di essere un vero buco nell’acqua.

L’accesso all’ APE agevolata (accedere anticipatamente alla Pensione senza penalizzazioni) sarà possibile per i disoccupati senza ammortizzatori, per i disabili, per chi rientra in procedure con accordi aziendali, e per i lavoratori in generale al di sotto di una certa fascia di reddito. 

Questa misura selezionerà il grosso della platea e, per essere davvero incisiva, dovrà stabilire una fascia di reddito tra i 1.300  ed i 1.400 euro netti mensili.

Su questo punto si gioca la credibilità e l’importanza dell’intera “riforma”.

Se la fascia infatti sarà troppo bassa, rischiamo l’esclusione di tanti lavoratori tra cui i lavoratori edili, che costringeremmo a stare ancora sulle impalcature ben oltre i 60 anni, continuando a rischiare la propria vita.

L’Edilizia è tra i lavori più gravosi come dimostra l’aumento delle morti bianche nel settore; + 27 % rispetto al 2015 e quelle dei lavoratori over 60 sono addirittura raddoppiate.

Per questo, abbiamo promosso uno sciopero del settore di 1 ora, con assemblee su tutti i cantieri, il 7 novembre prossimo; 

In questa iniziativa chiederemo di rafforzare i controlli, difendere la regolarità nei cantieri, sostenere le imprese che scelgono la qualità, applicare il DURC con Congruità, ma anche riconoscere il lavoro edile come lavoro gravoso e garantire, quindi, un accesso alla Pensione più dignitoso.

Pertanto la soluzione potrà essere non solo una fascia di reddito sull’Ape agevolata accessibile, ma anche il riconoscimento dei lavori gravosi come l’edilizia, con conseguente anticipazione dell’accesso alla pensione.

Per questo chiediamo al Sottosegretario ed ai Parlamentari umbri di farsi carico delle nostre istanze e convincere il Governo a dare una risposta positiva alla richiesta dei lavoratori edili del nostro paese, al fine di rendere esigibile il loro Diritto alla Pensione.

Umbria