13.10.1 "In questi giorni sarà definita la discussione tra Governo e Parti Sociali sul delicato tema dell’anticipo pensionistico ( APE) e mentre a noi pare logico non ritoccare al ribasso i 1.300 euro mensili netti come base per garantire l’esodo senza penalizzazioni, cosa che darebbe una reale risposta ai lavoratori edili compresi nella fascia d’età fra i 63 e i 67 anni, sembra che il Governo voglia ridefinire una quota più bassa per l’incentivazione all’esodo." E' quanto affermano in un comunicato i tre segretari generali di Fillea Filca Feneal della Sicilia, Franco Tarantino, Santina Barbero, Francesco De Martino.
Il comunicato prosegue:
In tale contesto se dovessero maturare siffatte decisioni, il mondo dell’edilizia si opporrà con tutte le forze ed eserciterà tutte le pressioni necessarie perché le decisioni vadano nella direzione di colmare le disparità che ha già danneggiato il sistema dell’edilizia dal momento dell’approvazione della Legge Fornero sulle pensioni.
I lavori non sono tutti uguali, non è ammissibile che alla penalizzazione inferta dalla legge Fornero non si trovi una adeguata soluzione senza penalizzare quei lavoratori che sono sottoposti a rischio continuo e che in termini di fatica possono catalogarsi come lavoratori usuranti.
Dai nostri calcoli, avendo effettuato l’anagrafe dei lavoratori di quella fascia d’età presso le Casse Edili Siciliane, sarebbero circa 12.000 i soggetti potenzialmente beneficiari della normativa da noi auspicata, cosa che ridurrebbe drasticamente il rischio d’infortunio molto più frequente in età avanzata e che, soprattutto in Sicilia darebbe una concreta risposta in termini di Welfare. Infatti è proprio nella nostra regione che si registra un potenziale basso reddito pensionistico dovuto all’eccessiva precarietà della vita lavorativa ed al parziale riconoscimento dei contributi versati che ha visto i nostri lavoratori vittime di mancati versamenti e di lavoro nero.
L’auspicio è - concludono i Segretari Regionali dei lavoratori edili - che il Governo metta sul piatto le risorse necessarie per colmare parzialmente alle storture generate dalla Legge Fornero richiamando anche le deputazioni di ogni colore politico a vigilare perché si diano risposte concrete al bistrattato mondo dell’edilizia.