12.10.16 "Bisogna insistere per far riconoscere il lavoro edile pesante e, soprattutto, rischioso, permettendo di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazione alle migliaia di operai edili con più di 60 anni con pensioni inferiori ai 1300/1400 euro netti" è quanto scrivono i segretari generali Fillea Fila Feneal del Veneto Leonardo Zucchini, Francesco Orrù, Valerio Franceschini.
Il testo del comunicato:
Gli edili Cgil Cisl Uil del Veneto Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil del Veneto, in rappresentanza dei lavoratori delle costruzioni e legno-arredamento condividono il giudizio positivo delle Confederazioni sul confronto con il Governo sulle pensioni. E’ un primo passo verso la modifica e il miglioramento della legge Fornero, si introduce più equità, si riconosce che i lavori non sono tutti uguali, si aiutano le situazioni di maggior disagio, si prendono in considerazione i lavoratori precoci, i lavori usuranti e faticosi. La lotta a sostegno della nostra Piattaforma ha ottenuto un primo importante risultato. Dobbiamo continuare per ottenere un miglioramento completo della legge Fornero ma, soprattutto in questa fase, bisogna insistere per far riconoscere il lavoro edile pesante e, soprattutto, rischioso, permettendo di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazione alle migliaia di operai edili con più di 60 anni con pensioni inferiori ai 1300/1400 euro netti. E’ il provvedimento necessario per togliere i lavoratori edili più anziani dalle impalcature, aprire a nuove assunzioni di giovani, ridurre gli infortuni e gli incidenti mortali. Il prossimo 7 Novembre i lavoratori edili sciopereranno per un’ora per la sicurezza e la salute sul lavoro. Nei cantieri si continua a farsi male e a morire. Nel 2016, nelle costruzioni, sono morti 92 lavoratori contro i 72 del 2015. In Veneto nel 2013 in totale 37 morti, nel 2014, 53; nel 2015, 52; ad Agosto 2016, 24 di cui 5 edili.