15.07.15 La Rdb sarà acquistata dal Sultanato dell`Oman "Tra una quindicina di manifestazione d`interesse e due offerte giunte all`attenzione del notaio che si sta occupando della vertenza, i curatori fallimentari hanno scelto proprio la società Strategie Project Investment Holding, registrata in Italia, ma di cui risultano come soci, per la totalità delle azioni, cittadini stranieri, già soci della Special Steps Oman." E' quanto riferisce il quotidiano L'Arena di Verona.

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Una società, dunque, a capitale interamente straniero, ma costituita a Roma lo scorso 3 luglio proprio per partecipare alla gara di acquisto di Rdb (dai nomi dei fondatori Rizzi, Donelli e Breviglieri). Il gruppo, specializzato nella produzione di manufatti cementizi con 436 lavoratori a livello nazionale, era rimasto dal 2012 al 30 agosto 2014 in amministrazione straordinaria, prima di essere dichiarato fallito il 12 febbraio dal tribunale di Piacenza. L`operazione di acquisizione, subordinata al raggiungimento di un accordo sindacale, sarà ufficialmente finanziata dall`Oman Investment Fund, creato nel 2006 in accordo con il decreto reale del sultano dell`Oman.

L`offerta vincente, che ha spinto il giudice Marina Marchetti ad autorizzare la vendita del gruppo, ammonta a 3,83 milioni di euro e prevede l`acquisizione di quattro stabilimenti. «Abbiamo incontrato i vertici della nuova società, che ci hanno confermato la continuità produttiva degli stabilimenti di Monticelli d`Ongina, in provincia di Piacenza, e Bellona in provincia di Caserta, per circa 50 lavoratori, mentre per Tortoreto in provincia di Teramo, e Caldiero a Verona la ripresa è condizionata all`acquisizione di nuove commesse», dichiara Stefano Facci, segretario della Fillea Cgil. «Tutto è vincolato alla definizione dell`accordo sindacale, che dovrà essere definito entro il 31 luglio: abbiamo per questo fissato un nuovo incontro in Confindustria a Piacenza». L`incontro al quale fa riferimento il sindacalista si svolgerà oggi. Nello stabilimento di Caldiero, al confine con Belfiore, sono tuttora in cassa integrazione straordinaria una quarantina di dipendenti. «E positivo che sia stata presentata quest`offerta credibile per il rilancio del gruppo», sottolinea Facci. «Restiamo ora in attesa di valutare l`esito delle trattative e dell`accordo sindacale che verrà raggiunto nei prossimi giorni».