22.02.14  La crisi della coop edile Iter (260 occupati) fa scattare a Ravenna l'ira dei sindacati che, sul settore delle costruzioni in generale, ora scuotono tutti:  Legacoop, partiti e istituzioni, considerati finora troppo silenti. La cooperativa di Lugo ha depositato oggi in  Tribunale a Ravenna la richiesta di concordato in bianco: "Cio' significa che, ammesso e concesso che il concordato venga approvato dal giudice, nella migliore delle ipotesi si potra' continuare con le attivita' lavorative dei cantieri aperti. Ma in prospettiva non si e' in grado di sapere quale sara' la evoluzione produttiva, organizzativa e societaria dell'Iter", segnalano in una nota congiunta i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. 
Oltre al problema della crisi generale, a quella dell'edilizia, ai pochi contratti in portafoglio, la situazione di Iter, ricordano i sindacati, "e' figlia anche dei vari dirigenti che si sono succeduti fino a oggi e di quelli che non sono piu' in azienda ma che hanno contribuito all'attuale dissesto". Oltre al "rischio reale di una forte perdita di posti" di lavoro, le sigle di Cgil, Cisl e Uil segnalano la questione dei "crediti dei lavoratori, che inevitabilmente vedranno forti ritardi nella loro erogazione e soprattutto non vi sono certezze per il recupero pieno delle loro spettanze".
 Inoltre, proseguono i sindacati ci sono "incognite sugli ammortizzatori sociali che a breve si esauriranno" senza la certezza di poterne utilizzare altri. Assicurando piena mobilitazione a favore dei lavoratori, le forze sociali concludono con un appello: "Noi crediamo che Iter in primis, la Lega delle cooperative, la Federazione, il mondo delle
cooperative, i consorzi, le istituzioni locali, i partiti, la politica nazionale (da diverso tempo vero assente della tutela del lavoro e delle aziende) siano chiamati e saranno chiamati a farsi carico del problema perche'- evidenziano i sindacati- non e' possibile che nessuno si sia accorto e si stia accorgendo che il settore della edilizia sta morendo nel silenzio piu' assoluto da parte di tutti".
 
Fonte: Agenzia Dire  

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