11.12.13 "Si da notizia di 35 milioni di euro per la casa e l'emergenza sfratti e circa un miliardo e mezzo di euro per l'innovazione e la sostenibilità e l'efficientamento energetico e lo sviluppo urbano. Auspichiamo molto che non sia l'ennesimo annuncio di risorse che si stanziano e che non si traducono in lavoro, in cantieri aperti." E' quanto afferma Giovanni Sannino, segretario generale della Fillea Campania.
Per il dirigente degli edili occorre "da un lato per dare risposte al crescente bisogno di alloggi, e di sicurezza del patrimonio, e dall'altro a dare una iniezione di crescita al settore edile in caduta verticale senza fine. Non abbiamo molti dettagli della deliberazione della Giunta Regionale, ci auguriamo solo di non assistere al solito gioco del rimpallo delle responsabilità sui tempi di operatività e di realizzazione dei programmi di attività tra la Amministrazione Regionale e quelle Comunali destinatari dei fondi e magari qualche postille che riguarda il Governo nazionale (vedi Patto di Stabilità)"
"Questo vale - prosegue Sannino - per i 35 milioni stanziati per la casa e l'emergenza sfratti e vale per gli investimenti per la messa in sicurezza e per l'efficientamento del patrimonio edilizio pari a circa un miliardo e mezzo di euro, come riferisce la Giunta Regionale, di cui non pochi destinati all'edilizia. Bene, ma
il settore delle costruzioni ha bisogno oggi di politiche di investimento, e a strettissimo giro di posta e non interventi che se tutto andasse per il verso giusto se ne riparlerebbe nel 2015."
La crisi che vive il comparto "sta compromettendo in maniera esiziale la sopravvivenza della filiera e sta aprendo la strada ad una inquietante "opa" della criminalità camorristica con l'usura e il massimo ribasso. Aspettiamo di conoscere di più e meglio le procedure e soprattutto i tempi di attuazione di quanto annunciato al tavolo anticrisi dell'edilizia ri-inaugurato all'indomani della manifestazione del settore dello scorso 31 maggio."
Nel frattempo, conclude il segretario Fillea "riporteremo queste istanze nello sciopero generale dell'edilizia del prossimo 13 dicembre che si svolgerà a Napoli con una manifestazione che partirà dal Palazzo della Regione in Via Santa Lucia e si concluderà a Piazza dei Martiri, sede dell'ANCE (Associazione dei Costruttori Edili) che di fronte alla crisi più devastante del dopoguerra non trova di meglio che rompere le trattative per il rinnovo del Contratto di lavoro dichiarando di non voler riconoscere un euro di aumento dei salari degli edili....che tristezza!"