28.08.13 Sempre più drammatici gli effetti in Campania della crisi senza precedenti delle costruzioni, come ricorda Gianni Sannino, segretario generale della Fillea regionale "30mila lavoratori espulsi dai cantieri, una perdita secca del salario prodotto che supera i 200 milioni di euro, imprese azzerate dal credito e dai ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione,  con situazioni al limite del dramma sociale come a Caserta e Benevento."
Per Sannino  "il mese di agosto si chiude con un monito non più ignorabile per le Istituzioni: la crisi del settore dell'edilizia non puo' piu' essere ricordata in tutte le occasioni pubbliche, in tutte le interviste, in tutte le "promesse del fare", come terreno di impegno e poi lasciare in agonia un comparto di estrema importanza nel panorama generale dell'economia." 
Passare dal dire al fare dunque, che per per la Campania significa rimuovere gli ostacoli alla partenza delle opere in programma, come ricorda Sannino "per la Linea 1 della Metropolitana di Napoli,  manca l'approvazione del progetto definitivo, manca il famoso APQ (acronimo di accordo tra istituzioni locali e nazionali), mancano ancora risorse da parte dello Stato."
Per la Fillea occorre "far decollare i Grandi Progetti (2.707 milioni di euro) e la gran parte dei 219 progetti di Piu' Europa ancora fermi al palo(769 milioni di euro), a partire dall'intervento di recupero del Centro Storico di Napoli, Napoli Est e Polo Fieristico (oltre 200 milioni di euro) e dalla riconversione del Porto di Napoli, e non per ultimo il Grande Progetto di Pompei."
Per Sannino l'asse "infrastrutture-riqualificazione-rigenerazione urbana, con particolare attenzione al tema della casa, e' il terreno prioritario di intervento pubblico" e su questo dai prossimi giorni "riprenderà l'iniziativa della Fillea che proporrà a Filca e Feneal un patto unitario di proposte e di mobilitazione positiva."

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