29.05.13 Un tavolo regionale permanente anti crisi, l’avvio dei cantieri fermi e per il ripristino dei inanziamenti dei 63 km della Sa/RC definanziati dall’Anas, fondi per gli ammortizzatori sociali ordinari e per la mobilita’ in deroga, iniziative concrete per l’occupazione e le politiche attive del lavoro: questi i temi contenuti nella piattaforma che i lavoratori e le lavoratrici della Calabria chiederanno di consegnare al Presidente della Regione Scopelliti nel corso del presidio del 31 maggio, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni, proclamata da Fillea Filca Feneal. Appuntamento alle ore 10 Sede Consiglio Regionale, Reggio Calabria.
LE RIVENDICAZIONI PER LA CALABRIA NELLA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI DEL 31 MAGGIO 2013
Il settore delle costruzioni insieme all'intera filiera ha rappresentato nella nostra realtà regionale una delle poche esperienze produttive-industriali che è stata fortemente penalizzato dalla crisi, che ha determinato gravi perdite occupazionali ed ulteriormente indebolito il sistema di imprese del settore.
In Calabria è stata più grave la insufficienza di un effettivo modello per azioni utili alla creazione di sviluppo, che ha risentito della carenza del sistema infrastrutturale e per il quale risultano ancora più necessari interventi atti a garantire e quindi contribuire al decollo economico regionale, nell'ambito complessivo di ripresa della crescita dell'intero paese.
Anche in Calabria il settore delle costruzioni può e deve diventare uno dei fattori in grado di trascinare l'economia e determinare condizioni di sviluppo. Per rendere esigibili tali condizioni occorre al momento una risposta di tutela per i lavoratori del settore delle costruzioni che hanno perso l'occupazione o sono in C.I.G., per i quali insieme alle parziali e prime risposte provenienti dai provvedimenti varati dal governo nazionale, serve un miglioramento delle azioni di sostegno al reddito e di ulteriore finanziamento, nell'ambito dell'Accordo Istituzionale Regionale, per gli ammortizzatori in deroga. Quindi poter legare a queste ultime politiche passive , l'attuazione di un Piano di Politiche attive, a partire dalle misure formative della riqualificazione, professionalizzazione e della contestuale rioccupazione, avvalendosi in tal senso di sinergie operative con il sistema della bilateralità del settore delle costruzioni. In concomitanza si rivendicano nei confronti del governo nazionale e del governo regionale politiche di investimento che in Calabria devono mirare a recuperare il grave ritardo infrastrutturale e quindi rispondere sia alle aspettative di lavoro che di sviluppo.
Nella nostra Regione così come in altri territori del paese occorrono azioni tempestive ed immediate per creare lavoro a partire: dalla disponibilità, per l'apertura cantieri, dei fondi stanziati con delibere CIPE per le grandi infrastrutture; da un Piano straordinario per il Mezzogiorno per opere prioritarie nel settore del trasporto ferroviario che interessi la nostra Regione nei collegamenti nazionali ed interregionali; dalla possibilità di sblocco del patto di stabilità interno in favore del territorio contro il rischio idrogeologico e sismico; dal recupero e messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato; dai Piani di recupero e valorizzazione urbana e dalla difesa e valorizzazione dei Beni storico-culturali.
In questo quadro rivendicativo chiediamo di avviare un confronto con il Governo Regionale, a partire dal 31 Maggio 2013, giornata della mobilitazione del settore delle costruzioni, per conoscere lo stato degli interventi del settore Lavori Pubblici ed Urbanistica della Regione Calabria e la relativa velocizzazione rispetto ad appalti, contattualizzazioni e cantierizzazioni delle relative opere, nonché le misure previste dalle politiche del settore delle Attività Produttive della Regione per contribuire alla ripresa produttiva degli impianti fissi (legno, laterizi, cemento, lapidei) della filiera delle costruzioni.
Un'azione di confronto con il Governo Regionale per interventi che dovranno vedere impegnate risorse derivanti dai fondi comunitari ( PON e FAS ) e che riguarderanno :
Edilizia Sociale ed Edilizia Residenziale;
Bacini Idrografici – Dighe incompiute ( Melito, Esaro);
Edilizia sanitaria – con l’avvio delle procedure d’appalto per l’apertura immediata dei cantieri per i 4 nuovi Ospedali (Catanzaro, Sibari, Piana di Gioia Tauro e Vibo V.) e le Case della Salute aventi già lo studio di fattibilità che sono, Chiaravalle, Siderno e San Marco Argentano e la immediata definizione progettuale per quelle di , Trebisacce, Cariati, Praia a Mare, Mesoraca e Scilla
Programmazione ed attuazione di programmi di recupero urbano e riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato nell'ambito delle politiche di sostenibilità ambientale e risparmio energetico; con i relativi piani di incentivazione
Politiche ed attività di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare dai rispettivi rischi di dissesto idrogeologico e sismico;
Programmazione ed interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della nostra Regione ( a partire dagli scavi di Sibari );
La rivendicazione della effettiva esecuzione delle suddette opere avrebbe il significato di rispondere innanzitutto all'esigenza di precipue funzioni sociali delle stesse e corrisponderebbe nella nostra regione a prime interessanti misure attive per l'attuazione di un congruo Piano del lavoro per il settore delle costruzioni, per la nostra realtà una misura anti-ciclica, di ripresa dei consumi e quindi conseguenze economiche positive, quelle che abitualmente sono conseguenti alla ripresa di attività del settore.
Così come chiediamo un confronto congiunto con la Regione e l'intera filiera degli Enti Locali Calabresi per promuovere nell'attività di questi ultimi, anche attraverso la esperienza dei Bilanci partecipati, una effettiva concertazione sulla programmazione d'anticipo di opere e di futuri interventi, come ad esempio la programmazione e progettazione per le opere previste per il “Piano Città” da sottoporre alla cabina di Regia Nazionale per l'ammissione al co-finanziamento per la relativa esecuzione.
Infine chiediamo il sostegno e chiarezza del Governo Regionale nell'azione politica di confronto con ANAS relativamente al completamento dei lavori dell'A/3 e comunque al rifinanziamento dei 60 Km definanziati ricadenti nel territorio calabrese, il completamento delle statali 106, 534 e della Trasversale delle Serre. Analoga azione quella da svolgere nei confronti di R.F.I. e TRENITALIA relativamente all'ammodernamento ed interventi per le infrastrutture ferroviarie riguardanti il territorio calabrese , attraverso un tavolo di confronto permanente al fine di raggiungere in tempi brevi tali obiettivi.
In Calabria è stata più grave la insufficienza di un effettivo modello per azioni utili alla creazione di sviluppo, che ha risentito della carenza del sistema infrastrutturale e per il quale risultano ancora più necessari interventi atti a garantire e quindi contribuire al decollo economico regionale, nell'ambito complessivo di ripresa della crescita dell'intero paese.
Anche in Calabria il settore delle costruzioni può e deve diventare uno dei fattori in grado di trascinare l'economia e determinare condizioni di sviluppo. Per rendere esigibili tali condizioni occorre al momento una risposta di tutela per i lavoratori del settore delle costruzioni che hanno perso l'occupazione o sono in C.I.G., per i quali insieme alle parziali e prime risposte provenienti dai provvedimenti varati dal governo nazionale, serve un miglioramento delle azioni di sostegno al reddito e di ulteriore finanziamento, nell'ambito dell'Accordo Istituzionale Regionale, per gli ammortizzatori in deroga. Quindi poter legare a queste ultime politiche passive , l'attuazione di un Piano di Politiche attive, a partire dalle misure formative della riqualificazione, professionalizzazione e della contestuale rioccupazione, avvalendosi in tal senso di sinergie operative con il sistema della bilateralità del settore delle costruzioni. In concomitanza si rivendicano nei confronti del governo nazionale e del governo regionale politiche di investimento che in Calabria devono mirare a recuperare il grave ritardo infrastrutturale e quindi rispondere sia alle aspettative di lavoro che di sviluppo.
Nella nostra Regione così come in altri territori del paese occorrono azioni tempestive ed immediate per creare lavoro a partire: dalla disponibilità, per l'apertura cantieri, dei fondi stanziati con delibere CIPE per le grandi infrastrutture; da un Piano straordinario per il Mezzogiorno per opere prioritarie nel settore del trasporto ferroviario che interessi la nostra Regione nei collegamenti nazionali ed interregionali; dalla possibilità di sblocco del patto di stabilità interno in favore del territorio contro il rischio idrogeologico e sismico; dal recupero e messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato; dai Piani di recupero e valorizzazione urbana e dalla difesa e valorizzazione dei Beni storico-culturali.
In questo quadro rivendicativo chiediamo di avviare un confronto con il Governo Regionale, a partire dal 31 Maggio 2013, giornata della mobilitazione del settore delle costruzioni, per conoscere lo stato degli interventi del settore Lavori Pubblici ed Urbanistica della Regione Calabria e la relativa velocizzazione rispetto ad appalti, contattualizzazioni e cantierizzazioni delle relative opere, nonché le misure previste dalle politiche del settore delle Attività Produttive della Regione per contribuire alla ripresa produttiva degli impianti fissi (legno, laterizi, cemento, lapidei) della filiera delle costruzioni.
Un'azione di confronto con il Governo Regionale per interventi che dovranno vedere impegnate risorse derivanti dai fondi comunitari ( PON e FAS ) e che riguarderanno :
Edilizia Sociale ed Edilizia Residenziale;
Bacini Idrografici – Dighe incompiute ( Melito, Esaro);
Edilizia sanitaria – con l’avvio delle procedure d’appalto per l’apertura immediata dei cantieri per i 4 nuovi Ospedali (Catanzaro, Sibari, Piana di Gioia Tauro e Vibo V.) e le Case della Salute aventi già lo studio di fattibilità che sono, Chiaravalle, Siderno e San Marco Argentano e la immediata definizione progettuale per quelle di , Trebisacce, Cariati, Praia a Mare, Mesoraca e Scilla
Programmazione ed attuazione di programmi di recupero urbano e riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato nell'ambito delle politiche di sostenibilità ambientale e risparmio energetico; con i relativi piani di incentivazione
Politiche ed attività di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare dai rispettivi rischi di dissesto idrogeologico e sismico;
Programmazione ed interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della nostra Regione ( a partire dagli scavi di Sibari );
La rivendicazione della effettiva esecuzione delle suddette opere avrebbe il significato di rispondere innanzitutto all'esigenza di precipue funzioni sociali delle stesse e corrisponderebbe nella nostra regione a prime interessanti misure attive per l'attuazione di un congruo Piano del lavoro per il settore delle costruzioni, per la nostra realtà una misura anti-ciclica, di ripresa dei consumi e quindi conseguenze economiche positive, quelle che abitualmente sono conseguenti alla ripresa di attività del settore.
Così come chiediamo un confronto congiunto con la Regione e l'intera filiera degli Enti Locali Calabresi per promuovere nell'attività di questi ultimi, anche attraverso la esperienza dei Bilanci partecipati, una effettiva concertazione sulla programmazione d'anticipo di opere e di futuri interventi, come ad esempio la programmazione e progettazione per le opere previste per il “Piano Città” da sottoporre alla cabina di Regia Nazionale per l'ammissione al co-finanziamento per la relativa esecuzione.
Infine chiediamo il sostegno e chiarezza del Governo Regionale nell'azione politica di confronto con ANAS relativamente al completamento dei lavori dell'A/3 e comunque al rifinanziamento dei 60 Km definanziati ricadenti nel territorio calabrese, il completamento delle statali 106, 534 e della Trasversale delle Serre. Analoga azione quella da svolgere nei confronti di R.F.I. e TRENITALIA relativamente all'ammodernamento ed interventi per le infrastrutture ferroviarie riguardanti il territorio calabrese , attraverso un tavolo di confronto permanente al fine di raggiungere in tempi brevi tali obiettivi.
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