15.01.13 I 102 dipendenti della ditta Semat appaltatrice dell'Ilva a cui era stata ecapitata la lettera di cassa integrazione, hanno trovato i badge smagnetizzati e gli uffici chiusi. Lo rende noto il segretario provinciale della Fillea Cgil, Luigi Lamusta, secondo il quale si tratta di una "rappresaglia dell'azienda con l’intento di abbassare costi e diritti".
I lavoratori della Semat, ditta del gruppo Trombini, oggi hanno aderito allo sciopero di 8 ore per ogni turno indetto dai sindacati di categoria e hanno manifestato in corrispondenza dei varchi Ilva di Taranto destinati all'ingresso dei mezzi pesanti.
"Mentre 102 lavoratori - sottolinea Lamusta in una nota - restano fuori, i cancelli dei cantieri, con il benestare dell’Ilva si aprono ad altri operai che presto potrebbero finire nel tritacarne messo in atto dal Gruppo. E' paradossale - afferma ancora - il ricorso a lavoratori a contratto a tempo negli stessi cantieri dello stabilimento che un tempo occupavano gli edili della Semat".
Si tratta, secondo Lamusta, di "operai assunti con contratti precari da un'altra azienda del Gruppo, la Semat Engineering". I sindacati "chiederanno di convocare al piu' presto le parti", ma - spiega Lamusta - si tratta "di un lavoro difficile visto che ci troviamo di fronte ad un Gruppo imprenditoriale che adopera lo strumento delle scatole cinesi e devia le commesse a suo piacimento".
fonte AGENZIA ANSA