03.03.11"Piuttosto che candidarsi alla manutenzione degli immobili confiscati, lo Iacp faccia bene la manutenzione sugli immobili di sua proprietà e il comune di Palermo dia risposte all’emergenza abitativa e si adoperi ristrutturare gli immobili confiscati." E' quanto affermano in una nota il responsabile del Dipartimento Legalità della Cgil di Palermo ed il segretario generale della Fillea cittadina.
"Appare stucchevole la discussione tra il comune di Palermo e l’Iacp sulla ristrutturazione degli edifici confiscati alla mafia. Per legge, l’Iacp non può ristrutturare e gestire immobili confiscati. Pensi, piuttosto, a garantisce la regolare manutenzione degli alloggi popolari di sua proprietà" proseguono i sindacalisti, che ritengono "imbarazzante, invece, la risposta del Comune di Palermo, che dispone dei 700 operai edili del Coime, ma non riesce a fare nessuna manutenzione.L’emergenza abitativa a Palermo è drammatica e l’Amministrazione comunale non può improvvisare, duettando con l’Iacp. Piuttosto, promuova un incontro con le organizzazioni degli imprenditori edili e con i sindacati per affrontare progettualmente il problema della ristrutturazione e dell’uso sociale degli immobili confiscati, che giacciono nell’abbandono più assoluto."