07.05.12 "Dopo diversi incontri abbiamo dovuto prendere atto della impossibilità di raggiungere una intesa con gli imprenditori che continuano a sostenere posizioni di chiusura su punti qualificanti e fondamentali della piattaforma, importanti sia per il settore nel suo complesso che per la dignità dei lavoratori" è quanto affermano FIllea Filca Feneal di Bologna, che proclamano per l'11 maggio sciopero generale dell'edilizia.
Dalle associazioni datoriali nessuna disponibilità ad affrontare i temi posti dal sindacato su "diritto ad avere salari mensili,come da contratto nazionale, compatibili con la situazione di mercato, legati alla produttività; rivalutazione di indennità e prestazioni che hanno subito una considerevole perdita di valore, costruzione di un sistema di qualificazione del settore edile che possa garantire maggiore regolarità e soprattutto sicurezza all’interno dei cantieri edili, iniziativa comune sul tema degli investimenti pubblici per l’avvio delle opere già pianificate in Provincia favorendo lo sviluppo delle imprese regolari impegnate sul territorio" si legge nella nota dei sindacati, secondo i quali "non ci sono ad oggi risposte conclusive e soddisfacenti sui punti della nostra Piattaforma."
Situazione dunque inaccettabile per Fillea Filca Feneal, che accusano gli imprenditori bolognesi di agire in modo difforme dal resto d’Italia "dove una imprenditoria rispettosa delle regole contrattuali firma accordi con il sindacato per governare la crisi" mentre nel territorio bolognese le imprese subiscono la crisi "senza alcuna capacità di reazione negando diritti e salario ad una categoria di lavoratori che paga quotidianamente un prezzo elevato per la irregolarità e la mancata sicurezza" concludono i sindacati.

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