POLTRONA FRAU RITORNA ALL'UTILE



14.05.10 Poltrona Frau si espande in Giappone e inizia il 2010 con un recupero dei conti e il ritorno all’utile. Dopo un 2009 che ha sofferto la recessione, come tutta l’industria dell’arredamento di altissima fascia (il bilancio si era chiuso in perdita, seppur ridotta rispetto al...

POLTRONA FRAU RITORNA ALL'UTILE



14.05.10 Poltrona Frau si espande in Giappone e inizia il 2010 con un recupero dei conti e il ritorno all’utile. Dopo un 2009 che ha sofferto la recessione, come tutta l’industria dell’arredamento di altissima fascia (il bilancio si era chiuso in perdita, seppur ridotta rispetto al 2008), il nuovo anno ha registrato un inizio di inversione. Ripartono nel primo trimestre giro d’affari e margini: il fatturato è risalito a 64,5 milioni, in crescita del 13,7% dai 56,8 del 2009. Le forniture in Medio Oriente e il marchio Frau hanno risollevato i conti del gruppo. Il contracting (+68%) e l’area Emea (ossia Medio-Oriente e Nord Africa, +28,6%) sono rispettivamente la tipologia di business e di mercato geografico più brillanti per il gruppo. Le commesse (alberghi, uffici, luoghi pubblici) sono un volano per poi vendere i prodotti alla clientela del largo consumo (l’ultima vetrina è la riqualificazione del Senato del Messico). E infatti il mercato residenziale, che veniva da trimestri di cali, ha invertito tendenza (con un lieve recupero, +1,2%).

Ma il miglioramento della redditività (il margine operativo lordo è passato da 2,6 a 3,6 milioni, con un balzo del 40%) è tutto merito di Poltrona Frau, il marchio principale del gruppo: la divisione, grazie alla controllata PF Emirates, la joint-venture siglata con Mubadala (il fondo sovrano diAbu Dhabi) per sviluppare l’arredo di lusso negli Emirati Arabi Uniti, ha visto impennarsi il Mol del 240% e ha trascinato tutta la redditività del gruppo. Al palo, invece gli altri marchi: il Mol di Cassina è sceso dell’8,7% (da 3,4milionia 3,1), mentre Cappellini ha visto ampliarsi il rosso (da 599 a 952mi1a euro). Complessivamente però il gruppo ha ritrovato la via della profittabilità grazie al taglio dei costi e alla leva operativa (l’incidenza sui ricavi delle spese fisse e discrezionali è scesa dal 37 al 33%): l’ultima riga di bilancio, prima delle imposte, risale in nero da una perdita di 200mila euro a un utile di oltre un milione di euro.

Migliora un pochino anche l’indebitamento, che cala di 300mila euro da u7,2 a 116,9 milioni. «Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti; il ritorno alla crescita nel segmento residenziale, che più è stato colpito dalla pesante recessione del 2009, si è basato sulla capacità di mantenere fortemente distinte le proposte dei vari marchi in termini di prodotto e di cultura aziendale e sulla definizione di politiche e strutture commerciali più efficaci e Capillari nel rispetto dell’identità di ogni singolo marchio» ha dichiarato l’ad Dario Rinero. Anche la Borsa ha gradito (+2,2% ieri), Sul piano commerciale, poi, il gruppo italiano di design di proprietà del fondo Charme, guidato da Matteo Montezemolo, inizierà a vedere anche in Giappone il marchio Cappellini (mentre finora era presente solo col brand Frau).

Fonte: Il Sole 24 Ore, 14.5.10