CEMENTERIA MONSELICE.
IL DOCUMENTO APPROVATO DALL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IL 18 MAGGIO
20.05.10 Nel corso di una affollatissima assemblea, i lavoratori dell'Italcementi approvano un documento sul progetto di investimento di Italcementi, che verrà inviato al Presidente del Provincia di Padova, alla Presid...
CEMENTERIA MONSELICE.
IL DOCUMENTO APPROVATO DALL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IL 18 MAGGIO
20.05.10 Nel corso di una affollatissima assemblea, i lavoratori dell'Italcementi approvano un documento sul progetto di investimento di Italcementi, che verrà inviato al Presidente del Provincia di Padova, alla Presidente del Parco Colli, ai Sindaci dell’area del Parco Colli ed ai Capigruppo dei Consigli Comunali:
FUTURO DELLA BASSA PADOVANA:
IL LAVORO E L’AMBIENTE!
Noi lavoratori delle cementiere della bassa padovana, dipendenti diretti e dell’indotto diretto, riuniti in assemblea oggi 18 maggio 2010, alla luce della delibera dell’ente Parco Colli del 05/05/2010, del documento firmato dai Sindaci dell’area del Parco Colli, delle mozioni presentate presso il Comune di Monselice per la discussione del progetto di revamping dell’Italcementi, riteniamo necessario richiamare l’attenta valutazione sui seguenti aspetti:
Premesso che:
1) Ambiente e Lavoro sono due valori che si devono coniugare in modo equilibrato e nel pieno rispetto della salute dei cittadini e dei lavoratori. Questo obiettivo è sempre stato oggetto di analisi e di proposte da parte dei lavoratori delle cementerie. In questo particolare momento di crisi profonda e strutturale della Bassa Padovana, per quanto riguarda il lavoro manifatturiero, diventa ancora maggiore la responsabilità da parte di tutti gli attori sociali ed istituzionali di promuovere un equilibrato punto di sintesi di questi due valori assoluti.
2) Rifiutiamo l’etichetta del “ricatto occupazionale” che ci viene accostata quando noi richiamiamo gli amministratori locali alla loro responsabilità di promuovere tutte le scelte politiche locali sulla questione delle cementerie, a partire dalla piena tutela dei posti di lavoro.
3) Il valore del lavoro è aspetto fondante della nostra società ed è il presupposto per lo sviluppo sia sociale che economico del nostro territorio. In questo ultimi due anni nella bassa padovana, stiamo subendo con particolare drammaticità gli effetti della crisi con una vasta e, purtroppo, strutturale crisi sia dell’industria che dell’artigianato, che espone i lavoratori e le lavoratrici alla disoccupazione e all’impoverimento sia in termini salariali che professionali.
Chiediamo
1) Che si smetta con la campagna di disinformazione riguardo all’attività dei cementifici, come per ultimo sta avvenendo quando si tenta di classificare i cementifici come inceneritori, perché questa disinformazione priva la cittadinanza di obiettivi punti di vista. Riteniamo, come da noi lavoratori sempre richiesto, che affinché ci possa essere una responsabile valutazione dell’impatto ambientale e sociale di questa importante attività per il nostro territorio, sia necessaria la massima trasparenza, il confronto scientifico, il massimo monitoraggio degli effetti su ambiente e salute.
2) Che riconoscendo il valore del nostro lavoro in questo settore, quale elemento fondamentale per l’economia locale e per l’emancipazione delle oltre 1000 famiglie che vivono per lavoro diretto e per l’indotto diretto e indiretto:
- Si smettano di proporre eventuali chiusure degli stabilimenti con fantasiose proposte di nostra ri-occupazione in altri settori.
- Si smettano di avanzare proposte di chiusura e/o riconversione richiamandosi a generici principi di salvaguardia dei posti di lavoro, eventualità molto remota da realizzare, in base alle esperienze di altri territori e diversi settori.
3) Che il processo di valutazione del revamping prosegua con la partecipazione responsabile di tutti i soggetti coinvolti attivando tutti i necessari momenti di verifica affinché gli obiettivi di abbattimento delle emissioni siamo realizzati.
4) La nostra valutazione del progetto presentato dall’azienda ha il nostro giudizio positivo, principalmente per i seguenti motivi:
- Si tratta di un progetto industriale con un importante investimento, in completa controtendenza alla de-industrializzazione che stiamo drammaticamente attraversando nella bassa padovana; investimento che garantirà gli attuali livelli occupazionali per oltre 20 anni.
- Il revamping degli impianti rappresenta, in base alla documentazione presentata dall’azienda che sarà oggetto di valutazione della commissione VIA della Provincia di Padova, un netto miglioramento dell’impatto ambientale dell’attività dello stabilimento a parità di quantità prodotta, sia per quanto riguarda le emissioni in atmosfera sia per quanto riguarda l’utilizzo del combustibile e delle materie prime.
- Il progetto rientra nell’ammodernamento degli impianti per la tutela dell’ambiente, con una netta riduzione delle emissioni in atmosfera per rispettare gli importanti obiettivi posti dal protocollo di Kyoto e successivi accordi internazionali.
5) Infine chiediamo, come già negli anni passati, una opportuna programmazione generale delle attività delle cementerie all’interno di un piano di sviluppo economico, sociale e sostenibile del territorio. Negli ultimi anni abbiamo più volte richiesto l’apertura di un tavolo di programmazione, in quanto la programmazione delle attività industriali, se svolta nelle sedi competenti, e con un senso di responsabilità sulle conseguenze in termini sociali, è un metodo corretto per tutelare il lavoro e l’ambiente. Inoltre, la programmazione dell’attività dei cementifici, rientra nella primaria necessità di programmazione dello sviluppo economico e sociale in termini sostenibili del territorio della Bassa padovana nel suo complesso. Per questo siamo favorevoli alla programmazione dell’attività delle cementerie, fermo restando che, affinché sia responsabile ed efficace, non può prescindere da prospettive di lungo periodo e non deve tramutarsi in un lungo processo di “ostruzionismo” per i progetti attuali e di futura discussione.
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