05.05.16 "Resistono e non mollano i lavoratori di Cociv, il consorzio di imprese per la realizzazione del Terzo Valico, che da lunedì scorso sono in sciopero per denunciare le scarse condizioni di sicurezza dei cantieri." Cos' racconta il SecoloXIX di oggi, che prosegue:
Andranno avanti fino al 9 maggio, quando il sindacato incontrerà l`azienda. Cociv respinge le le accuse: «Sicurezza, orari e ambiente di lavoro, sono aspetti a cui il Consorzio attribuisce primaria importanza ed attenzione e per i quali garantisce un`adeguata organizzazione e attuazione di tutti i presidi necessari ad assicurare ai lavoratori adeguata tutela nell`esecuzione dei lavori e nelle fasi di riposo presso le strutture logistiche dedicate». Sul fronte delle rivendicazioni salariali, poi, Cociv ricorda come, nel luglio 2015, sia stato «sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali di categoria dell`intera tratta che prevede, tra le altre numerose condizioni di miglior favore, anche un sistema premiale»
Ieri però i lavori sono ripartiti solo nel cantiere di Novi Ligure, mentre resteranno fermi per altri cinque giorni, quelli di Voltaggio, Castagnola e Arquata Moriassi.
E` qui che lavorano i minatori, gli addetti alla galleria in fase di scavo. Sono loro gli operai più esposti ai pericoli, secondo i sindacati che hanno fatto anche diverse segnalazioni allo Spresal, il servizio di sicurezza sui luoghi di lavoro dell`Asl. «Spresal ha fatto i sopralluoghi e ha potuto verificare. Peccato che poi Cociv non abbia fatto nulla per porre rimedio», dice Massimo Cogliandro, segretario provinciale Fillea Cgil. Un esempio su tutti: «il depuratore per le lavorazioni in galleria non funziona, non è alimentato dalla corrente».