09.05.14 "L'evento va realizzato, ma questo non vuol dire che si debba derogare a qualita' del lavoro e legalita'. Anzi, vanno rafforzate le misure per garantire che il fatto di dover realizzare le opere in tempi strettissimi non vada a discapito della qualita' del lavoro e della legalita'". Cosi' Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, interviene, con Labitalia, sulla realizzazione dell'Expo 2015.
E per la realizzazione dell'opera, spiegano dalla Fillea,"lavorano circa 1.500 persone, a cui si aggiungeranno, secondo le prime ipotesi fatte, un altro migliaio di addetti impiegati nella costruzione dei diversi padiglioni dei paesi partecipanti, che partira' a breve".
"Per quanto riguarda invece le opere connesse, la Brebemi e' in fase di conclusione, per la Pedemontana e' stato completato il lotto A e sta per partire il lotto B in cui saranno impiegate altre 1.500 persone e infine per la nuova Tem saranno impiegate un altro migliaio di unita'. In pratica, si puo' dire che oggi al lavoro complessivamente per Expo e opere connesse c'e' un'azienda di grandi dimensioni", si sottolinea.
Expo 2015, per la Fillea Cgil, puo' rappresentare una 'svolta' per il Paese, e il sindacato da tempo ha lanciato allarmi sui ritardi nella realizzazione dell'opera. "Rischiamo di perdere un'occasione importante - spiega Schiavella - per avviare una fase nuova di sviluppo sostenibile. I tempi 'materiali' per la realizzazione dell'opera adesso sono davvero strettissimi. Noi abbiamo denunciato fin da subito i ritardi accumulati nella fase iniziale".
Ritardi che non devono diventare, pero', ribadisce il sindacato, un 'cappio' per i lavoratori. "La fretta e' sempre pericolosa per la qualita' del lavoro e la legalita'. La Camera del lavoro di Milano e le organizzazioni datoriali hanno gia' firmato diversi accordi sulla sicurezza e le modalita' di lavoro che si devono seguire, vanno solo rafforzate".
Fonte: Labitalia/Adnkronos