19.02.14 Stanotte al Ministero dello Sviluppo economico si è chiuso un importante accordo per il Gruppo Ferretti, che aveva preannunciato la chiusura dello stabilimento di Forlì ed esuberi. La mobilitazione dei 1.200 lavoratori di tutti i siti produttivi, la tenacia del sindacato, l'impegno attivo delle istituzioni hanno portato ad un grande risultato:nessun licenziamento. L'accordo sottoscritto prevede l'impegno dell'azienda a garantire la funzionalità e la produzione in tutti i siti produttivi per i prossimi quattro anni, l'utilizzo di ammortizzatori sociali per gestire l'attuale calo di ordinativi, una procedura di mobilità volontaria e incentivata per 50 lavoratori nel gruppo e la proroga della durata del contratto aziendale la cui scadenza slitta al 2017.
IL TESTO DEL COMUNICATO DEL COORDINAMENTO GRUPPO FERRETTI FILLEA FILCA FENEAL
Si è chiuso ieri notte al Ministero dello Sviluppo economico l'accordo per il Gruppo Ferretti, leader mondiale nella produzione di yacht acquisita nel 2012 dal gruppo cinese Weichai e simbolo delle eccellenze del Made in Italy e del lusso nel mondo.
L'azienda il 23 gennaio aveva comunicato alle Organizzazioni Sindacali la volontà di chiudere lo stabilimento produttivo di Forlì, con il trasferimento delle maestranze sugli altri siti e la determinazione di esuberi di personale.
Le ragioni portate dall'Azienda a supporto del proprio piano di ristrutturazione sono da subito apparse deboli ed inadeguate ad affrontare le conseguenze della crisi del settore per il gruppo, in particolare, il piano aziendale metteva in discussione uno dei poli produttivi e professionali di qualità senza, peraltro, garantire investimenti sugli altri cantieri.
La decisa presa di posizione dei lavoratori del Gruppo che hanno rigettato qualunque ipotesi di ridimensionamento occupazionale e produttivo si è tradotta in una serie di iniziative di mobilitazione che hanno coinvolto tutti i 1200 lavoratori della Ferretti.
Importante e' stato il ruolo svolto dalle istituzioni che hanno consentito di risolvere una difficile vertenza aziendale. In particolare la proposta, fatta a nome della Regione Emilia Romagna dal Presidente Vasco Errani, di istituire un tavolo tecnico che ha consentito di far emergere tutte le soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento di Forlì.
L'accordo sottoscritto prevede l'impegno dell'azienda a garantire la funzionalità e la produzione in tutti i siti produttivi per i prossimi quattro anni, l'utilizzo di ammortizzatori sociali per gestire l'attuale calo di ordinativi, una procedura di mobilità volontaria e incentivata per 50 lavoratori nel gruppo e la proroga della durata del contratto aziendale la cui scadenza slitta al 2017.
La lotta dei lavoratori del gruppo e di Forlì ha consentito di scongiurare l'inutile chiusura di uno stabilimento, innescando nel contempo meccanismi di solidarietà tra lavoratori e stabilimenti oggi indispensabili per affrontare la crisi.
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea CGIL monitoreranno, in stretta connessione col Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Forlì (firmatari dell'accordo) la puntuale applicazione degli impegni assunti.
Inoltre MiSE e Regione Emilia Romagna hanno manifestato la volontà di agevolare processi di innovazione di processo e di prodotto, nonché progetti di ricerca. Mentre il Comune di Forlì verificherà la possibilità di allungare i termini relativi all'attuale destinazione d'uso dell'area vincolata all'accordo di programma del 2005.
Feneal, Filca e Fillea sono quindi ora impegnate nella traduzione dell'accordo odierno in atti operativi e nei relativi accordi gestionali.
Fillea, Filca, Feneal, RSU aziendali, lavoratrici e lavoratori del gruppo ringraziano quanti in queste settimane hanno sostenuto la lotta di chi si è battuto per la conservazione del proprio posto di lavoro e per mantenere un importante patrimonio di produzioni e di professionalità.