30.11.11 Da Fillea Filca Feneal della Sardegna dati drammatici sulla crisi del settore edile. "Nel triennio 2008-2011 il comparto edile ha perso 17.856 posti di lavoro, passando da 44.032 operai censiti dalle Casse Edili in Sardegna a 26.176, con un decremento percentuale del 40,86 per cento. Le imprese censite sono passate da 7.978 a 6.100 con un differenziale negativo pari a 1.878 (meno 23,35 per cento)" denunciano gli edili di Cgil Cisl Uil Sardegna, che chiedono interventi immediati per arginare la crisi del settore ''ed evidenziano l'immobilismo con cui la Regione Sardegna affronta una situazione drammatica che coinvolge migliaia di famiglie sarde. Senza adeguati interventi - aggiungono i sindacati - non ci sara' l'attesa inversione di tendenza. La denuncia va anche alla concorrenza sleale che contraddistingue il settore, sempre piu' oggetto di ribassi d'asta anomali che si traducono in ricorso selvaggio al lavoro nero e all'utilizzo smodato del lavoro autonomo''.
Le segreterie unitarie degli edili rivendicano ''l'avvio dei cantieri per la costruzione di grandi opere infrastrutturali, l'utilizzo dei fondi Fas impedendo che vengano utilizzati per scopi diversi da quelli per quale sono nati''.
Secondo i sindacati e' urgente ''la messa in sicurezza del territorio, soprattutto in quelle aree dove maggiormente si sono registrati gli effetti delle calamita' naturali, recupero delle aree urbane e riqualificazione del patrimonio abitativo con una forte attenzione non solo alle citta' ma anche alle zone interne che nell'ultimo decennio stanno subendo una forte accelerazione dello spopolamento, allentamento del patto di stabilita' per i Comuni virtuosi e il rilancio dell'edilizia popolare''.
''Insieme alla drammatica crisi del settore - proseguono Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - c'e' una forte contrazione produttiva che riguarda principalmente gli impianti di produzione di manufatti e materiali da costruzione. Solo per fare un esempio, nell'ultimo biennio, i settori laterizio, manufatti in cemento, lapidei, legno e sughero e cemento, hanno registrato un calo di mille addetti. Una situazione che mette a dura prova l'intero sistema industriale della Sardegna, dentro il quale il comparto rappresenta oltre il 50 per cento degli addetti''.
Fillea, Filca e Feneal sollecitano la Regione affinche' ''avvii le opere immediatamente cantierabili, come ad esempio la strada che collega Cagliari a Pula appaltata da quasi tre anni, che, con la loro attivazione, potrebbero gia' da sole invertire la tendenza al declino,creando un effetto moltiplicatore che coinvolge un indotto vastissimo:ogni euro investito in edilizia aumenta fino a tre volte gli investimenti economici''.

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