04.03.10 Stabilire risorse e tempi certi per bandi, investimenti e autorizzazioni dalla Pubblica amministrazione, garantire il rispetto delle regole e della legalità con controlli severi, assicurare la sicurezza e la qualità del lavoro. Sono le azioni da mettere in campo per sostenere il settore delle costruzioni, secondo quanto emerge dal dibattito "Il settore delle costruzioni in Campania nel futuro del lavoro tra legislazione di sostegno e programmazione", organizzata nell'ambito del congresso di Fillea Cgil Campania ieri a Napoli all'Hotel Ramada. Fillea Cgil propone alle Istituzioni, alle associazioni imprenditoriali e agli altri sindacati di realizzare gli Stati generali delle costruzioni per varare misure anticrisi e rilanciare il settore.


Il settore delle costruzioni in Campania è strategico, sia in termini occupazionali che di sviluppo economico del territorio. Affinché il comparto mantenga alta la sua capacità attrattiva di investimento è prioritario però ristabilire condizioni di legalità e trasparenza, come sostiene Giovanni Sannino, segretario di Fillea Campania: "Nel nostro Paese - spiega- si sta affermando sempre più una politica del fare che considera le regole una zavorra di cui liberarsi e non comprende che la crescita di un'economia passa attraverso un percorso non solo quantitativo ma soprattutto qualitativo". "La crisi prima che economica- afferma Walter Schiavella, segretario nazionale di Fillea- è etica, morale e di valori. Sui principi siamo tutti d'accordo da tempo, ora bisogna andare oltre. Vogliamo risposte dalle Istituzioni e siamo pronti alla sfida. Insiema ad altri, se lo vorranno, ma anche da soli- conclude- porteremo comunque avanti le nostre istanze". "Avere troppe regole - chiarisce Oberdan Forlenza, assessore regionale ai Lavori pubblici- spesso equivale a non averne. Servono controlli e sanzioni più severe per chi non agisce correttamente, ma soprattutto una programmazione chiara". Sulla stessa lunghezza d'onda Nunzio Coraggio, presidente Ance Campania :"Nonostante la legislazione, la Campania ha un elevato indice di abusivismo e lavoro nero. Sarebbe auspicabile avere meno leggi e maggiore garanzia nei controlli con sanzioni esemplari". Nel corso del dibattito, moderato dal caporedattore del Denaro Enzo Agliardi, interviene anche Bruno Discepolo, presidente di Sirena Città Storica che sottolinea: "La questione non è costruire ancora, ma riqualificare il patrimonio esistente", mentre Alfonso Viola, segretario Cgil Campania, evidenzia: "Senza una strategia anticrisi rischiamo di consegnare alla malavita molte aziende che non ce la fanno a stare sul mercato"."Il settore pubblico- aggiunge Mario Catalano, di Legacoop Campania – dovrebbe concentrare le risorse su pochi grandi progetti infrastrutturali, e il privato dovrebbe uscire dall'immobilità degli ultimi anni."



Articolo di Roberto Regnano, il Denaro del 4 marzo 2010

 

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