25.01.10 "Come nelle campagne, anche nei cantieri del nostro paese negli ultimi anni si è diffuso drammaticamente il fenomeno del caporalato, gestito sempre più dalla malavita organizzata. Lo diciamo da molto tempo, così come diciamo che la crisi sta trasformando il mercato del lavoro

, dove sempre più imprese per ridurre i costi ricorrono al lavoro grigio e nero, producendo condizioni di dumping sociale che ricadono sulla pelle dei lavoratori e sulle imprese sane. Rosarno ha messo sotto i riflettori il dramma di migliaia di lavoratori sfruttati dalla 'drangheta, ma non appena si spegneranno quei riflettori, si corre il rischio che tutto torni come prima, negli agrumeti così come nei cantieri. " E' quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella, che chiede "alle forze politiche presenti in Parlamento di rendere giustizia alle decine di migliaia di lavoratori schiavi dei caporali, equiparando il reato di caporalato al reato di traffico di esseri umani, perseguendolo quindi penalmente. Forse non tutti sanno che un caporale oggi, in base al decreto legislativo n. 251/2004, rischia una multa di 50 euro! E' una vergogna cui va posta immediatamente fine. I caporali sono criminali e come tali debbono essere perseguiti. Chiediamo dunque che il Parlamento inserisca al più presto nel proprio calendario la discussione delle proposte di legge che esistono su questo tema" prosegue Schiavella, che si appella anche alle massime cariche dello Stato "al Presidente della Repubblica ed ai Presidenti delle Camere affinchè sollecitino il Parlamento in questa direzione." Per Schiavella i segnali che su questi temi manda il Governo "sono un esempio lampante di schizofrenia. Da una parte si dichiara guerra all'illegalità e si annuncia l'aumento degli ispettori del lavoro, ma dall'altra si riduce il numero delle ispezioni, suggerendo ai funzionari un comportamento più vicino alla consulenza che non al controllo, ribadito ancora nei giorni scorsi dal ministro Sacconi con l'esortazione a non limare le unghie alle zanzare."
"Questa battaglia per la legalità ha bisogno di essere agita a tutti i livelli" prosegue Schiavella, che chiede di seguire gli esempi positivi avviati in alcune province italiane dove sono stati sottoscritti "protocolli ed accordi territoriali sulla sicurezza e per il contrasto all'irregolarità nei cantieri, contenenti clausole di salvaguardia degli immigrati irregolari che denunciano la loro condizione. Riteniamo che queste clausole siano fondamentali per contrastare la condizione di schiavitù in cui l'introduzione del reato di clandestinità rischia di costringere migliaia di lavoratori dell'edilizia" conclude il leader degli edili Cgil, che annuncia la campagna su Facebook dal titolo Siamo uomini o caporali?, promossa dalla Fillea per sollecitare il Parlamento italiano ad inserire nel Codice penale italiano l'equiparazione del reato di caporalato a quello della tratta di esseri umani.


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