03.05.16 "Le tute arancioni spiccano a Moriassi, tra il verde della pianura di Arquata e il grigio di un pezzo della mega-galleria (27 km), il cui scheletro comincia a delinearsi ben definito. L`arancione, da ieri e per tre giorni significa sciopero nei cantieri del Terzo valico in Piemonte: Arquata, Castagnola Voltaggio, Novi. Sul versante ligure, agitazione da ieri sera per i turnisti (fino a stasera) e per giornalieri, tutta la giornata di oggi, nei cantieri di Trasta, Cravasco, finestra Polcevera." E' il racconto del Secolo XIX di oggi, che prosegue:

"La protesta ha innescato, da parte del contractor Cociv, la richiesta di un tavolo di confronto nazionale: incontro il 9 maggio all`Ance di Genova. «Lo vede quel prefabbricato per gli spogliatoi? E pronto ma non si può ancora usare», dice esasperato un minatore, uno di quelli che tutti i giorni penetra nelle viscere della galleria in costruzione.

Niente nomi, per carità: «Qui tra noi c`è chi è stato fermo in cassa integrazione per cinque anni, chi per due. Abbiamo bisogno di lavorare». Ma la paura di perdere il posto non ha impedito l`agitazione. La ribellione. Anche per avere gli spogliatoi. «Non possiamo lavarci durante la giornata. Qualcuno va al fiume».

SALUTE

Da circa tre mesi. Da quando è stato avviato il cantiere di Moriassi. Gli spogliatoi finiscono sotto la voce condizioni di lavoro. Ma c`è dell`altro e di peggio: «Facciamo spesso turni di dodici ore anziché di otto» si lamentano tre operai. Il perché lo spiega il sindacalista, Massimo Cogliandro - lui sì che può esporsi - , segretario Fillea Cgil: «Le squadre sono ridotte, 4/5 persone invece di nove. Risparmiano sulle assunzioni. Sono turni disumani. Vogliamo che ci scappi il morto per indignarci e prendere provvedimenti?».

SICUREZZA

Dopo la salute, la seconda "s" che motiva lo sciopero, è la sicurezza. Ed è così che si "entra" nei segreti della galleria, dove si alternano in ventitrè, lavoratori specializzati, minatori, carpentieri, elettricisti, meccanici. Tutta manodopera del sud, calabresi, siciliani, campani. La denuncia è grave: «Ci fanno lavorare in sovrapposizione». Di solito si scava a destra o a sinistra, per consentire l`intervento dell`autombulanza in caso di incidente. «Ma la doppia lavorazione è pericolosa». Anche i sindacalisti sono esasperati. Qui a Moriassi è venuto Cogliandro, ma Tiziana Del Bello e Franco Parisi, di Feneal Uil e Filca Cisl presidiano gli altri cantieri in agitazione.

Dice Cogliandro: «La commissaria di governo Iolanda Roma- no si è presentata dicendo di cercare il dialogo, ma con noi non parla. Eppure sollecitiamo risposte da mesi. E anche la politica è latitante. Manca una regia, che c`è invece in Liguria. In Piemonte manca la Regione».

Tra le tute arancioni in sciopero si aggira il responsabile del cantiere di Moriassi. Che pensa della protesta? «Non sono autorizzato a parlare». Pare, è la voce di alcuni operai, che si sia presentato così: «Voglio guardare in faccia chi oggi non lavora».

Richiesti di un commento sull`agitazione, anche Cociv e la Commissaria di governo non rispondono. Dovrebbero rispondere, ad esempio, se è vero, come testimoniano alcuni lavoratori, che in galleria non esiste o non funziona - al momento - un depuratore dell`acqua usata per pulire le macchine e il calcestruzzo. «L`acqua sporca finisce nel terreno».

SALARIO 

Gli edili del Terzo Valico protestano anche per lo stipendio. «Un minatore specializzato come me prende 2100 euro, inclusi i 400 per il viaggio. Dovrei percepirne almeno 2800». E` gente che lavora - duro, visti i turni e le condizioni di sicurezza - molto lontano va casa. Vive nei campi base. «Almeno ci diano o soldi che ci spettano».

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