30.01.13 Nome e cognome “nuovo modello di sviluppo”, segni particolari “sostenibile, legale, di qualità”: nessun dubbio su cosa scrivere nella carta di identità del progetto presentato oggi dalla Fillea Cgil, la prima categoria della Cgil che, a distanza di due giorni dalla presentazione del “piano del lavoro” fatta da Susanna Camusso al Palalottomatica, prova a dare traduzione concreta e coerente a quel piano, calandolo nella realtà di un settore, quello dell’edilizia - legno arredo – materiali da costruzioni ed escavazione - ed alcune piccole nicchie di particolare pregio come il restauro,, l'archeologia, gli interni per la nautica e per i caravan - che più di altri sta risentendo degli effetti dirompenti della crisi ma che - al tempo stesso - più di altri può fare la differenza nella costruzione di una strategia di uscita dalla crisi. "We Want Work" il titolo dell'Assemblea di programma degli edili Cgil, dove sindacato, associazioni datoriali e e politica si sono confrontati sui temi della crisi e sulle proposte Fillea per portare fuori dal tunnel il settore. Presenti Susanna Camusso, Walter Schiavella, Paolo Buzzetti, Roberto Snaidero, Guglielmo Epifani, Stefano Fassina, Massimiliano Smeriglio e coordinamento del dibattito affidato a Giorgio Pogliotti del Sole 24 Ore.